Friday, September 19, 2014

Ragazzo ucciso a Napoli, dopo 13 giorni di fuga fermato il latitante Equabile Arrestato ieri sera a Casoria. I carabinieri ritengono che fosse lui sul motorino con Davide Bifolco, il ragazzo ucciso a nel rione napoletanoTraiano da un colpo di pistola sparato da proprio da un carabiniere



Una caccia durata 13 giorni e conclusasi ieri sera quella al latitante 24enne Arturo Equabile ritenuto dai carabinieri colui che era sul motorino con Davide Bifolco, il giovane ucciso a Napoli nel rione Traiano da un colpo di pistola sparato proprio da un carabiniere. Il giovane, che era l'obiettivo delle forze dell'ordine, è stato fermato a Casoria dai carabinieri del Nucleo investigativo di Napoli. Al momento della cattura si trovava davanti a un bar del Comune alle porte del capoluogo napoletano in compagnia di un amico denunciato per favoreggiamento. Alla vista dei militari Equabile non ha opposto resistenza e sembra si fosse recato a Casoria per incontrare una ragazza con cui avrebbe avuto una relazione. Equabile era latitante dal febbraio scorso: era evaso dai domiciliari dove era in attesa di gioudizio per furto. Da allora si era reso irreperibile.

Le accuse: per i militari era lui in sella allo scooter con Davide Bifolco
Arturo Equabile dovrà rispondere anche dell'accusa di resistenza a pubblico ufficiale per i fatti di Rione Traiano: per gli investigatori, infatti, c'era lui in sella allo scooter sul quale si trovava Davide Bifolco, la notte tra il 4 e il 5 settembre. E fu lui - secondo la ricostruzione delle forze dell'ordine - per cercare di sottrarsi alla cattura, a dar vita a uno spericolato inseguimento conclusosi con la morte di Bifolco.  Equabile e' stato rinchiuso nel carcere napoletano di Poggioreale dove si trova a disposizione dell'autorita' giudiziaria. E dove nei prossimi giorni verrà interrogato dai magistrati. Il latitante - secondo quanto rilevano fonti del comando provinciale dei carabinieri - non è da considerarsi un esponente di spicco della malavita organizzata dell'area occidentale della città e non ha a suo carico precedenti per reati contro la persona. Arturo Equabile nei giorni successivi alla morte del suo amico Davide aveva sostenuto in un'intervista di non essere lui la persona in sella allo scooter e di essere pronto a costituirsi.

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